Nei luoghi del silenzio

Mostra fotografica di Beppe Gernone

Castello Caracciolo, Sammichele di Bari (Ba)
30 aprile - 28 giugno 2015

Nei luoghi del silenzio

Monopoli, Oria, Gravina, Altamura, Gallipoli e Bitonto sono i paesi di questa esplorazione, che pur nella diversità “architettonica” sembrano essere accomunati dalla presenza di un vissuto occultato e misterioso. Le foto di Gernone, come uno straniero in viaggio, sembrano voler ricomporre una bellezza smarrita

La mostra “Nei luoghi del silenzio”, allestita nelle sale del Castello Caracciolo a Sammichele di Bari, si compone di venti fotografie di Beppe Gernone, fotografo barese specializzato nella documentazione di beni artistici e architettonici della Puglia. Promossa dalla Regione Puglia e dal Comune di Sammichele di Bari, è visitabile dal 30 aprile al 28 giugno 2015. La mostra, a cura di Francesco Di Ciaula, è organizzata dalla società Sistema Museo.

Nel corso degli innumerevoli viaggi effettuati sul territorio, mirati alla raccolta delle immagini di complemento alle grandi campagne di schedatura delle sovrintendenze, Gernone si imbatte in luoghi che esulano dal soggetto primario di rappresentazione. Tali luoghi appaiono dimenticati e come sospesi in un’atmosfera irreale, segnati dall’assenza umana.

L’invasione, spesso brutale, della modernità nella sfera di spazi costruiti da culture del passato, sembra aver travolto segni e significati identitari, in un processo di progressiva perdita delle sembianze originali delle cose. L’ordine del Sacro, in particolare, risulta il più compromesso, come si evince dalla visione di sagrestie e chiese divenute nel corso degli anni depositi e magazzini, dove vetuste icone e sculture di santi, rimosse dalla loro originaria collocazione e funzione devozionale, giacciono perse tra angoli oscuri.

Questa sospesa dimensione del silenzio sembra calare su oggetti, mobili, libri e in definitiva sull’idea stessa di memoria. In queste immagini si rivive il ritorno del rimosso, il quale prende la forme di qualcosa di familiare appartenente al passato, temibile ma allo stesso tempo attraente.

L’autore di queste fotografie rimane in posizione meditativa, cavalcando il confine tra i mondi e cantando l’estasi dell’oblio. Crocifissi, teschi e santi agonizzanti parlano della morte, ma interni di antiche botteghe artigiane, popolate da barchette e tamburelli, riesumano ricordi candidi e infantili.

Come un novello Ulisse sbarcato su lidi sconosciuti, Gernone indaga quindi questo microcosmo enigmatico, facendo emergere il lato ”in ombra” di un Sud lontano dalle immagini tradizionali di terra solare e accogliente, dove al contrario sottili e vibranti inquietudini risiedono sorde tra le mura di antichi palazzi.

Monopoli, Oria, Gravina, Altamura, Gallipoli e Bitonto sono alcuni tra i paesi inclusi in questa esplorazione, che pur nella loro grande diversità “architettonica” sembrano essere accomunati dalla presenza di un vissuto occultato e misterioso.

Le foto di Gernone, come uno straniero in viaggio, se da un lato documentano con sguardo profondo queste perdute realtà disseminate sul suolo di Puglia, dall’altro sembrano voler ricomporre una bellezza smarrita che ancora, in modo frammentario, vive nei vari pezzi scomposti di un mondo divorato dal Tempo.

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ORARIO DI APERTURA
Venerdì, sabato e domenica 15.00 - 20.00

BIGLIETTO
Ingresso gratuito

INFORMAZIONI
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